Motocicletta: emozioni e libertà anche dopo un intervento di chirurgia

C’è chi sale in sella a una moto perché ha bisogno di un mezzo più agile di un’automobile. C’è invece chi coltiva questa passione per tutta la vita, apprezzando tutto ciò che una passeggiata in moto può offrire. Comunque sia, chi prova l’ebbrezza della due ruote difficilmente, poi, riesce a farne a meno, anche a seguito di un intervento o di una patologia. Perché, mai come su una moto, la vera destinazione è il viaggio in sé.

Il senso di libertà

Quando si guarda il mondo in sella a una moto, è possibile godersi lo spettacolo della natura che cambia colore a seconda della stagione, percorrere itinerari non battuti dal turismo tradizionale, ritrovarsi immersi in un paesaggio che si snoda, come la strada davanti a sé, rivelandosi in tutta la sua bellezza. Certo, l’esperienza della moto può essere condivisa, ma anche quando si viaggia da soli, è proprio la libertà di muoversi in armonia con il resto del mondo che ci fa riconnettere con noi stessi.

Ritrovare la propria autodeterminazione

Proprio per i motivi citati sopra, anche chi si è trovato a dover affrontare un periodo difficile della vita, sia a livello psicologico che a causa di una malattia, può ritrovare la gioia di vivere salendo il sella a una Gran Turismo e cominciando a esplorare il mondo da una nuova prospettiva. Purtroppo, alle volte capita di doversi confrontare con avversità contro le quali bisogna combattere battaglie impegnative. Pensiamo, ad esempio, a coloro che hanno dovuto affrontare una grave malattia.

Fortunatamente, anche patologie importanti oggi possono essere risolte, ma possono lasciare dietro di sé cicatrici spesso difficili da rimarginare. Aziende come Motiva, attraverso la ricerca su protesi di ultima generazione, aiutano a riacquistare in tempi brevi la salute fisica e il benessere mentale. In quest’ottica, acquistare una moto e imparare a guidarla può sconvolgere, ma stavolta in senso positivo, la vita di chi ha bisogno di sentirsi di nuovo vivo e pronto per un nuovo inizio.

La moto in città

All’interno del traffico cittadino, senza dubbio la due ruote può essere utile a rendere più veloci e agili gli spostamenti, sia mentre si è su strada che al momento di dover trovare un’area di sosta. Certo, gli appassionati possono obiettare che, usandola per questi motivi, il senso della moto possa venire in qualche modo “svilito”.

La motocicletta non è fatta forse per avventure emozionanti a contatto con la natura? Certo, ma chi ama questo mezzo non vi potrà rinunciare neanche nella “routine” di tutti i giorni, sempre stando attenti agli automobilisti, spesso poco consapevoli della presenza di una due ruote accanto a loro.

Appartenenza e comunità

Anche se il motociclista viaggia in solitaria, esiste un preciso codice di comportamento condiviso da tutti gli appassionati della due ruote. Non c’è bisogno di entrare a far parte di un club o di un’associazione, solo il fatto di essere in moto costituisce un elemento di unità e identificazione. I riders si salutano quando si incrociano per strada, si scambiano opinioni ed esperienze nelle aree di sosta e, soprattutto, prestano sempre il loro aiuto a un altro motociclista in difficoltà.